Ma il tempo, il tempo chi me lo rende? Chi mi dà indietro quelle stagioni di vetro e sabbia, chi mi riprende la rabbia e il gesto, donne e canzoni, gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti, l'arsura sana degli assetati, la fede cieca in poveri miti? -Lettera- F. Guccini
lunedì 7 maggio 2012
La crisi
Non pretendiamo che le cose cambino se agiamo sempre allo stesso modo.
La crisi è la miglior benedizione che possa capitare alle persone e ai Paesi, perchè la crisi porta con se il progresso. La creatività nasce dall'angoscia, così come il sole nasce dalla notte scura. Nei periodi di crisi si sviluppano l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera, la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi insuccessi e la sua povertà disprezza il suo talento e rispetta di più i problemi che le soluzioni.
La crisi vera è la crisi dell'incompetenza. Il problema delle persone e dei Paesi è la pigrizia nel trovare vie d'uscita e soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita diventa una routine, una lenta agonia. Sono le crisi che fanno affiorare il meglio da ognuno di noi, perchè senza crisi "il vento è una carezza". Parlare della crisi significa promuoverla, non parlarne durante una crisi significa esaltare il conformismo.
Invece di fare questo lavoriamo duramente. Mettiamo fine all'unica crisi che è davvero una minaccia per tutti: la tragedia di non voler lottare per superarla.
Albert Einstein - in riferimento alla crisi del 1929
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